Confettura di mele e rose
Il nostro catalogo annovera diverse confetture a base di mele con abbinamenti che le rendono molto differenti tra di loro. Oggi presentiamo quella forse più delicata e particolare: la confettura di mele e rose.

Le rose

Roseto del chiostro

Roseto del chiostro

Vi sono diversi tipi di fiori che possono essere utilizzati in cucina, ma a pochi vengono in mente le rose. Esse però sono utilizzate da tempo nei Balcani, e in particolare in Bulgaria, per confezionare confetture, ma anche liquori e altri dolci. Ma non tutte le rose si prestano o permettono di avere gli stessi risultati. Se provate ad annusare in un parco i fiori di diversi roseti scoprirete come vi sono alcune con profumi molto intensi, altre quasi impercettibili. Ma anche il tipo di profumo varia.

Dopo varie prove abbiamo trovato l’abbinamento ideale, almeno secondo noi, con una vecchia varietà di rose rampicante, che ha un profumo intenso, ma che allo stesso tempo non richiama quello di una saponetta. Si tratta di un roseto che si trova nel chiostro e che poi abbiamo riprodotto per una coltivazione dedicata alla produzione di confetture.

Tutti gli amanti dei fiori sanno che le rose sono delle piante delicate, perché sensibili a oidio e ticchiolatura, tanto da essere usate come piante spia nei vigneti. In testa ai filari può capitarvi di vedere una pianta di rose. Essa è posta lì per segnalare al viticoltore quando è ora di eseguire dei trattamenti antiparassitari. Infatti essa sarà la prima a manifestare segni di presenza di oidio.

Dovendo usare i petali a scopo alimentare, non è possibile eseguire trattamenti antiparassitari, per cui occorre che la varietà prescelta sia un po’ più resistente della media. Inoltre occorrerà agire più attraverso la potatura, eliminando gli apici che manifestano i primi segni di oidio, ed evitando concimazioni troppo azotate, che stimolano l’emissione di cacciate vigorose che sono spesso attaccate dagli afidi.

La confettura
Per fare la confettura occorre raccogliere i fiori quando si sono aperti da qualche giorno, quindi non più boccioli, ma neppure troppo avanti. Il momento ideale è il mattino, quando l’intensità del profumo è maggiore. Una volta raccolti occorre separare i petali eliminando il peduncolo bianco che si trova alla base di ogni petalo. Questo infatti lascia un sapore amarognolo.
I petali così puliti vengono tritati finemente mescolandoli con dello zucchero, che estrae dagli stessi le sostanze liquide presenti e le accorpa evitando che evaporino. Perché questa operazione avvenga occorre lasciare riposare il tutto con un po’ di succo di limone che funge da antiossidante.
Si puliscono quindi le mele e si inizia a preparare una classica confettura alla quale si andrà ad aggiungere questa purea di petali di rose.

Nella scheda tecnica che potete scaricare, troverete le indicazioni nutrizionali che calcoliamo su ogni singolo lotto. Vi invitiamo anche a lasciarci un vostro commeto sulla nostra pagina Facebook.

Usi e abbinamenti
Questa confettura è sicuramente particolare per profumo e delicatezza di gusto. Quando si scioglie in bocca rilascia tutto il profumo delle rose. Oltre ad essere un’ottima confettura per la colazione, sul pane o sulle fette biscottate, fa un’ottima figura con biscotti da the per una pausa a metà giornata speciale.
Può essere usata anche per aromatizzare dello yogurt bianco, in quanto ha una consistenza cremosa che si amalgama bene rendendo unico lo yogurt.
Può essere usata per la preparazione di molti dolci. In questo caso suggeriamo di usarla per guarnire crostate e torte dopo la loro cottura, per evitare di perdere il suo tipico profumo con l’esposizione al calore per tempi prolungati. Si potrebbe ad esempio spalmarla sulla crostata a metà cottura.