Fratelli nel monastero

 

I fratelli monaci si raccolgono attorno alla figura del priore, per compiere, alla scuola di san Benedetto, un cammino di ricerca di Dio e di conversione personale. La preghiera e le relazioni fraterne ne sono gli strumenti privilegiati. I monaci si considerano i primi ospiti di questa casa di Dio, chiamati a custodirne il clima di silenzio e raccoglimento, per condividerlo poi con tutti coloro che lo desiderano.
La comunità è arricchita dal bagaglio di esperienza che ciascun fratello apporta. Vi è chi è giunto alla vita monastica dopo una lunghissima esperienza missionaria e chi dopo anni di vita pastorale nella sua diocesi come presbitero; chi ha percorso tutto l’iter della formazione seminaristica per passare alla fine alla vita monastica e chi, dopo gli studi secondari e un tempo di lavoro, ha maturato la scelta per il monastero e chi, ancora, vi è giunto dopo una sofferta e faticosa ricerca. Differenti provenienze socio-culturali caratterizzano dunque i fratelli, ma la tensione verso la rinuncia a primeggiare per cercare di servirsi vicendevolmente permette che l’armonia regni. Ognuno ha i suoi compiti dentro l’esigente quadro comune: chi segue le produzioni ortofrutticole, chi è addetto alla cucina o alla lavanderia, chi segue l’aspetto economico, chi l’accoglienza e altro ancora. Povertà e ricchezze di ciascuno sono messe in comune, sono accolte e valorizzate affinché, come dice la Regola, “in tutto sia glorificato Dio”.